INDICE DELLA STAGIONE

 

Il campionato

 

Coppa Italia

 

La squadra

 

Fotogallery

 

Videogallery

 

 

Il giovane di scuola romanista Simone Pepe, rivelazione stagionale

STAGIONE 2004/2005

 

SERIE B

 

Chiusa non senza polemiche la seconda esperienza di Cagni a Piacenza, si volta pagina in un’atmosfera di una certa confusione. De Vitis diventa responsabile dell’area sportiva dopo l’allontanamento di Collovati, ma il vero motore della società è sempre di più il direttore generale Maurizio Riccardi. Compare come responsabile di tutte le aree Claudio Garzelli, i cui compiti resteranno poco definiti.

Il successore di Cagni viene scelto con adeguato tempismo: è Beppe Iachini, un fedelissimo di Novellino prima da giocatore e poi come allenatore in seconda. Ha fatto bene a Cesena e Vicenza con squadre generalmente giovani, e proprio in un’ottica di crescente ringiovanimento e riduzione dei costi viene scelto dalla dirigenza. Alla prova dei fatti si troverà in mano una squadra più forte e completa di quella precedente: da Palermo arrivano Masiello, Jeda e il giovane Pepe, in un affare che porta in Sicilia Guardalben e Barzagli (ex Chievo ma di proprietà del Piacenza). La rosa si completa con il mediano Luisi e il terzino Sardo, elementi messisi in luce nel campionato cadetto.

Si parla di campionato senza grosse pretese, di un progetto di crescita a media scadenza con l’obiettivo della serie A a basso costo. L’obiettivo playoff è pronunciato sottovoce ma appare credibile: vengono sottoscritti oltre 6.000 abbonamenti. Nonostante un avvio brillante, la squadra cade ben presto vittima di una serie incredibile di alti e bassi: a fine stagione si conteranno 16 vittorie e 18 sconfitte. D’Anna e Beghetto ripetono solo in parte l’ottima stagione precedente, l’atteso Jeda sembra un fantasma. Ci si aggrappa ai gol del sorprendente Simone Pepe, rivelazione del campionato insieme a Campagnaro e Patrascu promossi titolari in pianta stabile.

Manca lo scatto per emergere dal gruppone, si vive di lampi isolati come il successo di Torino e quello sul Verona, ottenuto grazie a una spettacolare rovesciata di Beghetto. Il mercato di riparazione porta a una mezza rivoluzione, con rinforzi in tutti i reparti: Olivi per la difesa, Ganci e Degano per l’attacco, mentre partono il deludente Jeda e alcuni senatori come Cristante, Mangone e Ambrosetti. Torna anche per qualche mese Carmine Gautieri, senza però rinverdire i fasti del biennio con Novellino: vivrà un rapporto difficile con Iachini, che non lo aveva richiesto.

Una piccola accelerazione in primavera, con le vittorie su Perugia e Arezzo, fa sperare nei playoff. Invece arriva l’ennesima frenata, con due punti in quattro partite, che chiude definitivamente ogni discorso riaprendo nello stesso tempo vecchi sospetti di non voler cercare la promozione su indicazione societaria. Resta il tempo per un ultimo scatto d’orgoglio, contro il Genoa: i grifoni devono vincere per essere promossi in serie A, il Garilli viene invaso dai tifosi rossoblù. Ma il Piacenza impone il 2-2 con una punizione capolavoro di Di Vicino, obbligando il Genoa a battere il Venezia all’ultima giornata per ottenere una promozione poi revocata per un tentativo di corruzione proprio nei confronti dei lagunari.

 

Torna all’indice generale