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Da Codogno arriva Fiorani: diventerà un fedelissimo del biancorosso

STAGIONE 1941/1942

 

SERIE C girone C

 

UNA BOCCATA DI OSSIGENO

 

1941/42, secondo campionato di guerra. Anche lo sport comincia a subire l’alterazione dei ritmi quotidiani propria del conflitto in corso. La Coppa Italia viene sospesa, diversi atleti indossano il grigioverde e partono per il fronte, il pubblico è sempre meno numeroso. Dal calcio si cerca soprattutto qualche ora di distrazione dai problemi e dalle angosce della guerra, e in questo senso il nuovo Piacenza assolve il suo compito. Reduce da una stagione disastrosa, la rosa biancorossa viene opportunamente rafforzata per evitare nuovi rischi di retrocessione. Da Codogno arrivano in quattro: si fanno notare l’ala destra Adriano Ganelli (fratello di Luigi già biancorosso) e la mezzala Fiorani, che rimane in riva al Po per 11 anni. Al centro dell’attacco non delude il casalese Bulloni, mentre Vaghini viene riciclato come centromediano dopo la partenza per l’Africa di Ghigini (che sarà fatto prigioniero degli inglesi). La compagine piacentina, guidata dall’ex giocatore Angelo Arcari, disputa un campionato tutto sommato tranquillo, lontano dai patemi di classifica e ravvivato di tanto in tanto da partite risolte a suon di gol. Spiccano il 7-1 alla Caratese, il 5-0 al Galliate, il 5-1 al Seregno, il 4-4 interno con l’Abbiategrasso; ma anche pesanti rovesci esterni a domicilio di Varese e Vigevano, regine del campionato. Una piccola boccata d’ossigeno in un periodo cupo sportivamente e non solo. 

 

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