INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Il piacentino Arrigoni compone con
Mari e Bonistalli un tridente da 45 gol |
STAGIONE 1953/1954 SERIE C IL TRIO PRIMAVERA Il modesto risultato
della stagione 1952/53 porta ad un inevitabile ridimensionamento degli
obiettivi da parte della dirigenza, ormai da tre stagioni capeggiata dal
presidente Gaetano Grandi. Quasi tutti i pezzi migliori del Piacenza dei
“papaveri” (Romani, Oldani, Rampini, Meregalli e soprattutto Seratoni)
lasciano la formazione biancorossa, sostituiti da alcuni elementi di
esperienza (Giraudo, Soldani, Scaccabarozzi) ben presto persisi per strada.
Chi non tradisce sono invece i tanti giovani (del vivaio biancorosso o
esterni), lanciati in un campionato difficile come la serie C: i portieri
Menta e Saletti, il mediano Cucchetti e soprattutto gli attaccanti Mari
(capocannoniere con 22 reti), Bonistalli e Arrigoni, che esplodono quasi in
contemporanea: nasce il “trio primavera”. Sotto la guida dell’istriano
Attilio Kossovel, profeta di un calcio di qualità che a volte perde di vista
il risultato, il Piacenza disputa una stagione complessivamente tranquilla a
livello di classifica ma di tanto in tanto ravvivata da autentici “botti”:
6-1 alla Lucchese, 4-0 al Mantova e alla Sambenedettese, 5-0 alla Carbosarda
e lo strepitoso 8-0 di congedo alla Carrarese. Trionfi a cui fanno da
contrappeso i rovesci di Catanzaro e Maglie e l’umiliante 0-3 con il Parma.
Alti e bassi di una stagione che passa alla storia e alla memoria come quella
del “trio primavera”. |