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Coppa Italia

 

 

Da Savona arriva un attaccante destinato a lasciare il segno: Natalino Gottardo

STAGIONE 1973/1974

 

SERIE C girone B

 

ANCORA SULL'ALTALENA

 

L’ottima seconda parte del campionato precedente induce la dirigenza a rinforzare la squadra per inseguire il sogno della scalata alla serie B. Cella, confermato per il terzo campionato consecutivo, ha a disposizione un organico di buon valore. I graditi ritorni di Righetti e Damonti puntellano difesa e centrocampo, l’attacco si avvale della vivacità dei vari Achilli (scuola Inter), Barone e Natalino Gottardo, ala di grande talento prelevata dal Savona. Gli uomini di esperienza rispondono al nome di Corbellini (altro cavallo di ritorno) e Pelagalli, elemento con lunghi trascorsi in serie A anche se fisicamente fragile. L’assenza di un vero e proprio centravanti di ruolo (Vastola non viene sostituito fino a novembre) e la difficoltà a trovare la quadratura di uomini e gioco determinano la solita partenza lenta, che tiene a galla i biancorossi (inseriti a sorpresa nel girone B) ma non è certo sufficiente ad insidiare le posizioni di testa, dominate dall’inarrestabile Sambenedettese. La possibile crisi di metà campionato, quando anche il Viareggio espugna la Galleana, viene stroncata dal solito, ottimo girone di ritorno, col corollario di alcune eccellenti prestazioni, su tutte la vittoria in rimonta nel derby con la Cremonese. Si mettono in luce, oltre a Gottardo, anche Corbellini (capocannoniere con 9 reti) e il centravanti Montenegro, prelevato dal Crotone. Ma su Piacenza soffia aria nuova: Loschi sta per portare in riva al Po un autentico ciclone, Gibì Fabbri.

 

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