INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
A novembre sbarca
a Piacenza Rino Gritti, mediano generoso e amato scomparso a soli 35
anni |
STAGIONE 1977/1978 SERIE C girone A UNA STAGIONE VELLEITARIA Dopo due stagioni zeppe di delusioni si volta pagina. L’obiettivo è sempre lo stesso: tenere il Piacenza tra le prime e possibilmente cercare di inserirsi nel discorso promozione. Per raggiungerlo il confermato tecnico Galbiati ottiene che la rosa dei giocatori venga praticamente ricostruita. Partono gli ultimi elementi del Piacenza di Gibì, quei senatori che avevano reso impossibile la gestione del campionato precedente. Gottardo è in rosa solo nominalmente dopo il grave infortunio che di fatto ne chiude la carriera in anticipo. Il nuovo Piacenza è un interessante mix di esperienza (Ferioli, Gritti, Zanotti, Romano, il cavallo di ritorno Franzoni) e gioventù, con l’arrivo del romanista De Rossi e degli interisti Grosselli e soprattutto Cesati, vero e proprio braccio armato della squadra biancorossa in un avvio di campionato che supera le più rosee aspettative. Gli uomini di Galbiati, infatti, pur accusando qualche battuta a vuoto, tengono il passo delle prime grazie ai gol di Cesati e ai guizzi di Franzoni e Alessandrini, e alla fine del girone di andata sono in testa con Udinese e Casale. Il crollo, del tutto imprevisto, si verifica in un girone di ritorno che vede i biancorossi sconfitti in casa dall’Udinese nello scontro diretto, inaugurando un tunnel negativo che nemmeno l’esonero di Galbiati (sostituito dal vice Sergio Montanari) riesce ad evitare. In un finale di stagione da dimenticare si salvano in pochi, tra cui Alessandrini e Rino Gritti, settepolmoni di centrocampo scomparso anzitempo.
|