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Evert Skoglund, l’uomo di classe della formazione di Fornasaro

STAGIONE 1978/1979

 

SERIE C1 girone A

 

 

CRONACA DI UNA STAGIONE ANONIMA

 

Il quarto posto conquistato la stagione precedente non basta per far alzare la mira a un Luigi Loschi sempre più distaccato e scontento dell’ambiente piacentino. Così il presidente allestisce una squadra per una stagione “di transizione”, visto l'innalzamento del livello del campionato (dalla vecchia serie C alla C1). Tonino Canevari passa al Forlì e viene sostituito nel ruolo di direttore sportivo da Agostino Carvani. Il nuovo allenatore è l’istriano Bruno Fornasaro, fautore di un calcio offensivo che esalta le qualità del reparto avanzato: Alessandrini, Maruzzo, il fantasista Skoglund (giocatore di gran classe), ma soprattutto Sante Crepaldi. Centravanti potente prelevato dal Rimini dopo essere stato scartato dalla Fiorentina, vive in biancorosso la sua stagione migliore, laureandosi capocannoniere con 17 reti, nonostante un avvio di campionato infelice. Meno bene invece la fase difensiva (ben 37 i gol subiti), dove spiccano l’esperto Gino Maldera, acquistato in corsa, e la staffetta in porta Lazzara-Serena (ovvero il vecchio e il nuovo). Proprio l’eccessiva perforabilità della difesa si rivela causa di un’incostanza di rendimento che impedisce a Gritti e compagni di insidiare stabilmente le prime in classifica; gli uomini di Fornasaro si devono così accontentare di un 5° posto che lascia comunque il Piacenza tra le formazioni di vertice per tentare la scalata alla serie B l’anno successivo.

 

 

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