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Titta Rota lascia Piacenza dopo cinque stagioni cariche di successi: l’ultimo, una salvezza storica

 

STAGIONE 1987/1988

 

SERIE B

 

 

L’ULTIMO REGALO DEL TITTA

 

Il Piacenza ritrova la serie B dodici anni dopo l’ultima, sfortunata apparizione, e tenta per l’ennesima volta di restarci più di una sola stagione (come era sempre successo). Per centrare l’obiettivo, però, viene messa in mano al confermatissimo Rota una squadra imbottita di giovani, elementi di serie C o vecchi marpioni come Claudio Gentile, terzino Mundial ingaggiato a stagione iniziata per dare solidità alla difesa. Nonostante queste difficoltà, però, i biancorossi partono fortissimo (storico lo splendido successo sul Lecce che vale addirittura il primo posto) e si candidano al ruolo di squadra rivelazione, salvo poi rallentare vistosamente, complice anche un calo generale dovuto a una certa inadeguatezza della rosa. Pur con qualche affanno, comunque, l’obiettivo non sfugge: il 5 giugno 1988, con la vittoria sul Messina, il Piacenza è aritmeticamente salvo con due giornate d’anticipo. Un risultato mai ottenuto prima d’ora, ma venato di tristezza: come era ampiamente nell’aria, Titta Rota, il tecnico della grande scalata dalla C2 alla B, annuncia il suo addio. L’allenatore bergamasco lascia dopo cinque anni e un feeling mai del tutto convinto con lo spogliatoio e col pubblico, che finirà con l’apprezzarlo proprio quando la sua assenza si dimostrerà incolmabile.

 

 

 

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