INDICE
DELLA STAGIONE Il campionato
Gastone Bean è il tiratore scelto
del Piacenza con 23 reti in sole 21 partite |
STAGIONE 1955/1956 SERIE C RETROCESSI
A TAVOLINO Archiviata
la faticosa salvezza dell’estate 1955, la dirigenza capitanata dal presidente
Albonetti pone mano alla nuova stagione tra difficoltà economiche e
societarie. Molti dei pezzi migliori della stagione appena conclusa vengono
ceduti: è il caso dei vari Carminati, Guarnieri, Lucianetti e Mussinelli,
oltre a Nadalet, Celio e Colla. I volti nuovi sono per lo più giovani, locali
o d’importazione, più qualche
elemento di maggiore esperienza come lo stopper milanista Perissinotto e la
talentuosa ma discontinua mezzala Jacopini. Nuovo è anche l’allenatore, il
cremonese Ercole Bodini, che prova a importare in riva al Po il credo
calcistico della spettacolare Ungheria di Puskas (due centravanti con tre
mezze ali in luogo del consolidato WM). La combinazione di inesperienza,
indebolimento tecnico e rivoluzione tattica provoca scompensi in campo e in
classifica, parzialmente mascherati da Bodini grazie ai preziosi innesti
autunnali: Gaggiotti e i milanisti Migliavacca, Beretta e soprattutto Gastone
Bean. Il friulano rappresenta a lungo l’unica arma offensiva veramente
efficace in un attacco poco incisivo, a causa della preoccupante sterilità
dei colleghi Ongaro e Trabattoni. Grazie ai gol a raffica di Bean un finale
di stagione che poteva essere ancora al cardiopalma viene evitato a suon di
goleade, permettendo ai biancorossi di raggiungere un comodo nono posto. Ma
l’appendice è amarissima: un sospetto di illecito nella gara con il Piombino
emerso in piena estate 1956 precipita il Piacenza d’ufficio nella IV serie,
aprendo un lungo periodo di instabilità tecnica e societaria. |