INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Il piacentino Piero Ferri è tra i pochi a disputare
una brillante stagione: approderà in serie A a Palermo |
STAGIONE 1958/1959 SERIE C girone A IN ETERNA SOFFERENZA Riconquistata
la serie C dopo un percorso travagliato, il Piacenza si appresta ad
affrontare il nuovo campionato tra molte incertezze. Il valzer dei presidenti
continua: dopo i commissari Gentilotti e Cannizzaro, tocca a Pino Laneri
assumere la carica. Il Consiglio Direttivo, al solito, sembra un porto di
mare; in tutto questo a risentirne è la squadra, affidata ancora a Sergio
Rampini, l’uomo della promozione. La rosa perde elementi come la bandiera
Bissi, Cella II (al Torino), Ghiadoni e Perissinotto, solo parzialmente
compensati dall’innesto di due preziose pedine di esperienza come Celio (ex
“papavero” di Tansini) e Di Fraia; l’altro “big” De Prati (ex Genoa) fa
praticamente da comparsa. Rampini, un po’ per necessità e un po’ per
disperazione, lancia nella mischia una quantità di giovani: qualcuno non
lascerà traccia, altri (è il caso di Ferri e Brambilla) arriveranno in serie
A, mentre cominciano a segnalarsi le straordinarie doti del 19enne Galandini.
Il campionato, cominciato male, diventa presto un calvario, tra pesanti
rovesci, sterilità realizzativa (l’attacco poggia esclusivamente su Cella) e
spogliatoio tutt’altro che compatto. Rampini ovviamente paga per tutti; sfumato
l’ingaggio di Silvio Piola, lo sostituisce la “meteora” Alfredo Notti, a sua
volta sostituito dallo stesso Rampini dopo una decina di giornate. In questo
viavai la squadra non riesce a
trovare un assetto di gioco e di uomini e conclude con un umiliante
penultimo posto. Ma il temuto capitombolo non si avvera: a gennaio, infatti,
la Lega aveva stabilito il blocco delle retrocessioni per rinnovare il format
dei campionati. Un’autentica ancora di salvezza per un Piacenza fragile come
il cristallo. |