Giulio LORANZI

 

 

* 19/8/1907 Piacenza*

+ 25/11/1966 Piacenza

Terzino-ala

* dato proveniente dall’atto di nascita conservato all’Archivio di Stato di Piacenza; tutte le pubblicazioni sportive riportano 10/8/1907

 

Stagione

Competizione

Presenze

Reti

 

1925/26

Seconda Divisione

5

1

 

1926/27

Seconda Divisione

16

2

 

Coppa Italia

2

1

 

1927/28

Seconda Divisione

0

0

 

1928/29

Prima Divisione

2

0

 

1929/30

Prima Divisione

21

6

 

1930/31

Prima Divisione

22

4

 

1931/32

Prima Divisione

15

3

 

1932/33

Prima Divisione

14

2

 

Terza Divisione

1*

0*

Squadra B (riserve)

1933/34

Prima Divisione

5

0

 

Seconda Divisione

9

0

Squadra B (riserve)

1934/35

Prima Divisione

25

0

 

1935/36

Serie C

30

0

 

Coppa Italia

1

0

 

1936/37

Serie C

23

0

 

Coppa Italia

3

0

 

Prima Divisione

4*

0*

Squadra B (riserve)

1937/38

Serie C

15

0

 

Spareggio

1

0

 

Coppa Italia

1

0

 

Prima Divisione

5*

0*

Squadra B (riserve)

1938/39

Serie C

10

0

 

Prima Divisione

2*

0*

Squadra B (riserve)

 

* statistiche incomplete o non disponibili per la squadra “B”

 

Quattordici anni con la maglia del Piacenza, sia pur con qualche pausa, lo collocano di diritto tra i fedelissimi. Dopo gli inizi con Ausonia e Sorgente (campionati ULIC), arriva al Piacenza nell’aprile 1926: i biancorossi hanno congedato i “forestieri” e a corto di uomini e tesserano dai liberi due giocatori, Malchiodi e appunto Loranzi. Il primo sarà una meteora, l’altro trova subito spazio come ala destra e a parte il periodo del servizio militare che lo limita tra il 1927 e il 1929 sarà quasi sempre tra i titolari. Arcigno e combattivo, fa della duttilità una dote preziosa che lo porta a occupare vari ruoli, dall’ala alla mezzala fino al terzino. Il tramonto della storica coppia difensiva Bolledi-Rapetti e la consacrazione di Pitin Cella in attacco lo portano definitivamente in difesa, alternando al suo fianco i vari Amapane, Pollastri e Mazzocchi che sarà il suo erede. Chiude con un’annata da rincalzo, poi dopo la guerra prende in mano con i suoi compagni il vivaio e successivamente sarà noto profumiere in città, avviando l’azienda di famiglia ancora esistente.