Daniele MORETTI

 

 

 

* 21/8/1971 Roma

Mezzapunta

 

Stagione

Competizione

Presenze

Reti

1988/89

Serie B

14

0

1989/90

Serie C1

21

1

Coppa Italia

1

0

Coppa Italia serie C

2

0

1990/91

Serie C1

6

0

Coppa Italia serie C

8

0

1991/92

Serie B

31

0

Coppa Italia

2

0

1992/93

Serie B

33

1

Coppa Italia

1

0

1993/94

Serie A

29

2

Coppa Italia

4

0

1994/95

Serie B

34

4

Coppa Italia

4

0

1995/96

Serie A

27

1

Coppa Italia

1

0

1996/97

Serie A

22

0

Spareggio

1

0

Coppa Italia

1

0

1998/99

Serie A

0

0

Coppa Italia

1

0

 

Il genietto romano è tra i simboli del Grande Piacenza di Cagni, e indiscutibilmente uno dei giocatori più amati dalla tifoseria per quella somma rara di qualità tecniche e attaccamento alla causa. Ma il rapporto con il Piacenza non è stato sempre idilliaco, per questo ragazzo pescato giovanissimo a Roma e portato nella nebbiosa Emilia. Cresce tra collegio e giovanili, poi nell’ottobre 1988 ecco l’esordio in prima squadra con Catuzzi. Totalizza 14 presenze in B con cui si mette in luce, Rumignani lo impiega con cautela ma il talento inizia a emergere chiaramente. Arriva Cagni, è la prima frenata brusca: Moretti è militare e non è sempre disponibile, il tecnico lo fa giocare pochissimo. Tra i due inizia un rapporto intenso, a volte difficile, in cui Cagni veste spesso i panni dell’educatore. Lo fa crescere come uomo e come calciatore, qualche volta lo lascia in panchina, sempre più spesso gli dà fiducia. Basso di baricentro e svelto di gambe, illumina con giocate anche spettacolari che spesso mettono i compagni in condizione di segnare. Il 1994/95 è il suo miglior campionato in assoluto per qualità e continuità, ma nella rivoluzione dell’estate 1995 resta schiacciato tra i nuovi nomi del centrocampo e ha sempre meno posto. Diventa spesso la soluzione a partita in corso, o in caso di emergenza, e con Mutti la tendenza si accentua. Sfrutta bene le poche occasioni che ha, anche nello spareggio di Napoli, poi fa una scelta dolorosa: voglio giocare, vado via. Pescara non sarà una tappa fortunata, rientra ma si trova davanti un monumentale Stroppa: è il canto del cigno della sua lunghissima avventura biancorossa. Prosegue con Siena, Castel di Sangro (4 stagioni) e Pro Vercelli, poi torna in provincia sciorinando la sua classe sui campi dilettantistici fino oltre i 40 anni. Appesi gli scarpini al chiodo, si dedicherà soprattutto al settore giovanile nel Pro Piacenza e poi per due anni nel “suo” Piacenza. Lascia nel 2020, contestualmente all’ingaggio di Di Battista come responsabile dell’area tecnica, per concentrarsi sull’Academy da lui stesso fondata.